Gli oli essenziali o oli eterici sono prodotti ottenuti per estrazione a partire da materiale vegetale dotato di aromi, ricco cioè in “essenze”.

Le essenze vengono prodotte dalle piante per molteplici ragioni e in alcuni casi forse anche come scarti. Si è ipotizzato che le essenze possano svolgere una funzione allelopatica e di attrazione degli impollinatori.

Gli oli essenziali sono anche usati in alcune medicine alternative, come ad esempio l’aromaterapia, ma la loro efficacia non è mai stata dimostrata e il loro utilizzo è fino a prova contraria solo una pseudoscienza i cui presunti effetti sono ascrivibili al semplice effetto placebo

Caratteristiche

Gli oli essenziali sono miscugli oleosi di sostanze organiche differenti, che possono essere ottenuti per distillazione o per spremitura da un’unica tipologia di vegetale, del quale conservano caratteristiche quali sapore e odore. 

Sono molto abbondanti in certe famiglie di vegetali e la quantità contenuta in una pianta dipende dalla specie, dal clima e dal tipo di terreno.

Talvolta diverse parti della stessa pianta possono produrre oli essenziali diversi a causa della presenza di sostanze chimiche differenti o di concentrazioni diverse delle stesse sostanze. 
Una volta estratti si presentano come sostanze oleose, liquide, volatili e con odore aromatico. Solitamente portano il nome della pianta dalla quale provengono.

Nella maggior parte dei casi si tratta di miscugli liquidi a temperatura ambiente, anche se non mancano i casi in cui il costituente principale è solido, come ad esempio l’olio essenziale di menta o di timo.

La loro densità è spesso minore di quella dell’acqua, sulla quale galleggiano.
Sono solubili in solventi organici e insolubili o pochissimo solubili in acqua, ma grazie alla loro lieve 
idrofilia possono trasmetterle il proprio odore; risultano facilmente trascinabili dal vapor acqueo nonostante il loro alto punto di ebollizione (150-300 °C). 

Gli oli essenziali si trovano in cellule indifferenziate più grosse oppure in tessuti secretori, sono in genere incolori o di colore giallo pallido o giallo arancione. Se contengono composti azulenici possono essere di colore blu o verde-blu. Se esposti alla luce tendono a resinificare a causa della formazione di perossidi.